La ciurma azzurra è eccezionale ed assorbe: parola di Conte

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Due pareggi consecutivi, quello che da tutti viene definito “non mercato” di gennaio, Conte chiede compattezza e loda la sua…ciurma. Il tecnico in conferenza usa un linguaggio da capitano di una nave e metafore marinaresche. Dal CdS: «La barca è in navigazione e noi siamo in alto mare. Puoi trovare tempesta o mare calmo ma devi avere sempre la mente fredda per comandare bene. Ora dobbiamo trovare il porto dove attraccare sani e salvi. E poi vedremo se c’è da migliorare e come». E poi sottolinea un concetto: «Ho un equipaggio eccezionale, cioè i miei calciatori. Dobbiamo dire grazie a loro se siamo così alti in classifica. Teniamoceli stretti stretti, stanno andando oltre i limiti». E ancora. «Quello che conta e che continuerà a contare è il lavoro fatto. Il gruppo ha sposato da subito il verbo lavorare ed è questo che oggi ci porta ad avere una classifica bellissima nonostante le difficoltà. Anche in passato, però, abbiamo sempre cercato una soluzione: è questo che ho sempre insegnato ai ragazzi. Andiamo avanti forti del grandissimo lavoro svolto in sette mesi, nonostante gli ostacoli del percorso, nonostante abbia cambiato tre sistemi di gioco… Ma è tutto merito dei giocatori: sono delle spugne». Finale dedicato al Var. Di nuovo al centro della tormenta: «Quello che avevo da dire l’ho detto, ma sono stato anche attaccato duramente. Poi in tanti sono venuti sulla mia stessa linea quando sono stati toccati. Anche molti media si sono schierati, però mi fa sorridere una cosa: quando ho parlato io non ho visto tutta questa solidarietà per il Napoli».

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