Tante vesti, stesso Napoli e stessi interpreti: aspettando il 3-5-2

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É noto a tutti che Mister Antonio Conte sappia adattare le sue squadre a qualsiasi esigenza anche apportando modifiche ai moduli e alle formazioni.

 

Il Napoli iniziale, partito col 3-4-2-1, è esistito fino alla quarta giornata, 15 settembre, trasferta a Cagliari. Dopo, dalla Juve in poi, come si legge su Il Corriere dello Sport, con l’ingresso in squadra di McTominay, Conte ha sacrificato Mazzocchi inserendo lo scozzese al suo posto e blindando tutti gli altri: lo stesso Napoli, ma un Napoli diverso.

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Difesa a quattro, Di Lorenzo da centrale di destra a terzino, Olivera più basso a sinistra, Buongiorno accanto a Rrahmani, Kvara e Politano di nuovo larghi quasi a tutta fascia, McTominay punta aggiunta a Lukaku. Una sorta di 4-2-4, come ha spesso ricordato Conte, che di fatto somigliava a un 4-2-2-2 dato che Kvara e Politano agivano comunque da esterni offensivi. Numeri relativi. Contavano, come sempre, le idee, i principi, i movimenti ormai collaudati. Lentamente, ad esempio, McTominay ha cominciato ad abbassarsi fino a diventare mezzala accanto ad Anguissa. Dal 4-2-4 al 4-3-3 con gli stessi interpreti. Tanti vestiti, lo stesso Napoli. Elegante e vincente. Aspettando il 3-5-2.
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