“Il presidente ha comunicato ufficialmente al sindaco di non essere interessato al progetto di restyling del Maradona, giudicato non realizzabile del numero uno del Napoli”, scrive il quotidiano La Repubblica, “e di essere al lavoro per realizzare un nuovo stadio da 60 mila posti. […] Il Napoli ha bisogno per sopravvivere ad alti livelli di uno stadio di proprietà che garantirebbe da 70 a 100 milioni in più di vitali entrate all’anno. Non c’è più tempo da perdere e nel club non ci sono in questo senso più voci fuori dal coro. Il presidente sta infatti continuando a visionare di persona terreni su terreni, con il fido amministratore delegato Andrea Chiavelli. In ballo c’è tuttavia un investimento da 250 milioni per un impianto da 60 mila posti e – come con Conte nel settore tecnico – ci sarebbe bisogno, per agire in modo davvero efficace, di uno ‘special team’: figure con delle competenze specifiche di cui la società si è peraltro già dotata. Oppure la situazione di stallo rischia di prolungarsi troppo. Il futuro: un nuovo stadio in periferia – ma sempre nell’area urbana – e il Training Center nel casertano. La strada per De Laurentiis è tracciata e al presidente basterà solo gettare le basi per il doppio investimento nelle strutture di proprietà del Napoli, anche senza accollarsi per forza di persona i 300 milioni complessivi di costi per realizzarlo. Il valore di mercato del club (con le autorizzazioni in tasca e i progetti già avviati) si impennerà infatti automaticamente e varrà la pena per un eventuale acquirente pagare un miliardo per rilevarlo”.
