Probabilmente in Premier qualcuno ha più di qualche ripensamento. Lui, Scott McTominay, è quello che ha fatto cambiare modulo ad Antonio Conte, è quello che, nella serata difficile del Maradona contro l’Udinese, il tecnico non tira fuori.
Lui no. Di lui c’è bisogno, lui è l’ultimo ad arrendersi. Scrive il CdS: “Lui non lo ha sostituito. Antonio Conte ieri sera le ha provate tutte. Ha visto che i suoi non ne avevano più. Li ha tolti tutti. Ha tolto Lukaku. Ha tolto Anguissa. Ha tolto Politano. E poi Lobotka. Neres. Lui, però, lo ha lasciato in campo. Lui è Scott il rosso. Scott lo scozzese. Scott McTominay. Che in pieno recupero aveva ancora le energie per andare a recuperare un pallone preziosissimo al limite dell’area del Napoli, in fase difensiva, e far ripartire gli azzurri con Okafor. Com’è che cantava Ligabue a proposito di Oriali e della vita da mediano? “Sempre lì. Lì nel mezzo. Finché ce n’hai stai lì. Stai lì”. E McTominay sta lì perché ne ha. Non è un mediano nel senso classico del termine. Oggi quelli come lui si chiamano tuttocampisti. Li trovi ovunque. Conte lo sa e lo ha lasciato a briglia sciolta. È un otto con licenza di uccidere. Nel senso di segnare. Ieri sera ha segnato il sesto gol in campionato. Niente male. È alla prima stagione in Serie A. Non ha avuto bisogno di ambientamento. Succede a chi conosce il football.”
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