A Milano, sponda nerazzurra, tra Antonio Conte e Matteo Politano, non era scoccata la scintilla, ora, nell’avventura azzurra del tecnico salentino, il calciatore è diventato imprescindibile. Scrive il CdS: “Questo Politano è un nuovo giocatore rispetto al primo che Conte aveva conosciuto all’Inter nella stagione 2019-20. Si cresce col tempo: l’altro era un esterno d’attacco puro che non riuscì a conquistare del tutto la fiducia del suo allenatore. Aveva 26 anni, era ancora alla ricerca di quella maturità anche tattica che solo le esperienze vissute possono garantirti. Proprio al Napoli si trasferì a metà stagione. «Rispetto all’Inter, oggi l’ho ritrovato molto più maturo per voglia, abnegazione, da un punto di vista tattico e di sacrificio e questo mi lascia molto sereno» disse Conte a inizio ottobre. La trasformazione, ora, è completa. Politano è ambasciatore del nuovo corso: lotta, suda, pressa, sa sporcarsi e poi torna elegante, tuta e smoking, tackle e assist illuminanti. C’è tutto nel suo calcio a cui è difficile rinunciare: è il sesto più utilizzato della rosa. Il primo tra gli attaccanti. Una sorta di insostituibile.”
