Il Napoli di Conte non muore mai, urla e salta con il Maradona

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Alla ripresa entra in campo un’altra squadra che schiaccia subito la Juve e in 12 minuti prima sfiora il pari con Lukaku di testa, bloccato a mezzo centimetro dalla gloria da un pazzesco Di Gregorio, e poi lo centra con Anguissa sull’ennesimo cross di Politano. La fortuna è con lui, stavolta.

 

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Per la cronaca, come sottolineato da il Corriere dello Sport, l’azione nasce da un errore di Cambiaso in palleggio e da un recupero dello stesso Frank. Il gol è una scossa: la Juve si sfilaccia, perde le distanze, Motta cambia gli esterni ma è il Napoli a esplodere.

 

Riemergono i leader e il gioco: l’azione del rigore che McTominay strappa a Locatelli e Lukaku segna e festeggia zittendo (con il dito) il settore ospiti, è il frutto di un’azione bellissima in ampiezza, con intuizioni di Politano e Rom. Il Napoli di Conte urla e salta con i cinquantamila del Maradona: 17 vittorie, 7 di fila. Lo scudetto è un obiettivo reale e il mercato un’opportunità. Inter avvisata.

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