IL MERCATO. Il Conte di Napoli che si appresta a vivere il suo primo Napoli-Juve al Maradona, per l’occasione sold out da giorni e giorni, ha occhi,
espressione e voce estremamente sereni. Concentrato e determinato, come sempre. Per nulla distratto dal colpo con la Dea né da un mercato che finora ha tolto Kvaratskhelia, Folorunsho, Zerbin e Caprile e portato Billing e Scuffet. Il solo Kvara, con ogni tipo di rispetto dovuto agli altri, vale però una voragine aperta alla vigilia della trasferta a Firenze e non ancora colmata. «Ogni sessione di mercato è un’opportunità per migliorare, ma è giusto che sia il club a decidere se farlo ora o a giugno. Io sono venuto per cercare di dare una mano al Napoli e a De Laurentiis in un momento di difficoltà. Bisogna sempre essere costruttivi, le cose sono molto chiare: oggi abbiamo questi ragazzi e sono veramente contento, con loro posso andare in guerra. Se arriverà qualcuno che possa migliorare il gruppo e dare una mano, ben venga. E se non viene nessuno, stiamo zitti e pedaliamo. Sapendo che si tratta di una rosa che in futuro va rinforzata in maniera importante. Noi vogliamo tornare in Europa, ma oggi siamo pochi: quindi se non sarà adesso, sarà a giugno. Non mettiamo le mani avanti. In estate siamo stati bravi e fortunati, ma basta guardare il mercato di due anni fa per capire che migliorare non è facilissimo: il presidente lo rimarca spesso, sono stati spesi 100 milioni e sono tutti andati via in prestito. È importante spendere soldi nella giusta maniera, non buttarli».
Calcio e mercato: «La Juventus è forte e imbattuta, ma la sconfitta fa parte della vita. Il Napoli vuole tornare in Europa e deve rinforzarsi ora o a giugno»
«NESSUNO E’ IMBATTIBILE»
L’ex Conte tra passato, presente e futuro alla vigilia della super sfida del Maradona «La Juve è stata un’esperienza top ma ogni giorno punto a migliorare»



