“Adeyemi e Garnacho? Non mi esprimo: il Napoli ha una dirigenza competente”
A “1 Football Club“, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Capozucca, ex direttore sportivo, fra le tante, di Genoa e Cagliari. Di seguito, un estratto dell’intervista:
Tra Adeyemi e Garnacho, secondo lei arriverà qualcuno al Napoli? E chi preferisce?
“Mi sembra che il Napoli abbia una strategia chiara: oltre una determinata cifra non si spinge, e forse è anche giusto così. Penso che il Napoli abbia un budget fissato e che stia lavorando entro quei limiti. Dipende tutto da quanto si è disposti a spendere per un giocatore. Su chi sia meglio, non mi esprimo mai: il Napoli ha una dirigenza competente che sa decidere cosa sia meglio per la squadra e come migliorarla. Conte, Manna e gli altri non hanno bisogno dei miei suggerimenti!”
È vero che Antonio Conte è una garanzia per il Napoli, e su di lui è stato costruito un progetto importante, ma vorremmo un suo parere tecnico. Considerando chi è andato via, come Kvaratskhelia, e chi è già emerso, come Neres, per completare quella posizione in campo, chi ritiene più idoneo: Garnacho o Adeyemi?
“Non voglio eludere la domanda, ma Manna è un amico e ho grande considerazione di lui, anche se è giovane e questa è la sua prima esperienza importante. È vero che arriva dalla Juventus, ma lì non era una figura chiave. Ora, con questa possibilità al Napoli, può dimostrare il suo valore. Detto ciò, la vera garanzia per il Napoli è Antonio Conte. Se il Napoli decide di prendere un giocatore, significa che Conte è convinto possa migliorare la rosa. L’operazione sarà valutata attentamente sia sul piano tecnico che economico, e sono sicuro che alla fine faranno la scelta giusta.”
Secondo lei, Dorgu è pronto per il salto di qualità?
“Leggo dell’interesse del Napoli, ma anche della Juventus, nel caso di una possibile cessione di Cambiaso. Chiaramente non è lo stesso ruolo, ma ci sarebbe anche l’interesse del Manchester United. Dorgu ha mostrato delle buone cose, ma il giudice finale è sempre il campo. Gli investimenti sui giovani sono sempre una scommessa. Su cinque giovani, magari uno o due si rivelano errori, ma se vinci quella scommessa, può essere fondamentale anche per le plusvalenze future.”
Come valuta il percorso attuale di Thiago Motta con la Juventus?
“Conosco bene Thiago Motta, l’ho avuto al Genoa come giocatore e ho sempre detto che ha grandi qualità da leader. Già da calciatore era un condottiero, un allenatore in campo, con una personalità straordinaria. Certo, allenare la Juventus è molto diverso rispetto allo Spezia o al Bologna, anche se a Bologna ha fatto cose importanti, come la qualificazione in Champions. Alla Juventus le aspettative sono sempre altissime, ma penso che Thiago Motta sia l’allenatore del futuro.”
