Di ritorno da Bergamo, intorno all’una e mezza di notte, con un microfono in mano e 5mila tifosi a bloccare Capodichino, Antonio Conte ha preso il megafono tra le mani e ha gridato ‘Forza Napoli’, ed è vero: il Napoli è una vera forza.
50 punti in classifica, appena 3 in meno di quanti ne ha fatti nell’intera scorsa stagione, 7 punti di vantaggio sulla terza, 13 sulla quinta.
Inoltre Conte ha anche detto altro: “Non entro nel merito del mercato. Se dovessero chiedermi qualcosa, dirò la mia. Giocatori di prospettiva? Prospettiva per cosa? Se le cose vanno fatte, devono essere fatte nella maniera giusta, non facciamo ridere. Le cose devono essere fatte come Dio comanda altrimenti andiamo avanti con questi ragazzi”.
Esplosione di progettualità.
Il Napoli del passato, quello dei Regini e Grassi, è stato cancellato – strategicamente – da quello attuale, che vende il suo migliore calciatore, Kvaratskhelia, (per 75 milioni), e Conte non ha dribblato se stesso, né il senso pieno di un’idea rivoluzionaria: provare a giocarsela fino alla fine però con i suoi uomini. “Se guardi la classifica e sei lassù, non vuoi tornare giù“.
Fonte: Gazzetta dello Sport
