“Sono convinto che Kvaratskhelia non fosse un giocatore ideale per Conte”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico Manfredi, editore di OCW sport. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Chi parte favorito oggi tra il Milan e la Juventus?”
“Questa mi sembra una partita equilibrata. Nonostante il Milan sia più indietro in classifica, la Juventus sembra essere all’ultima spiaggia. Con l’Atalanta, ad esempio, la Juventus ha giocato bene, ma alcune circostanze le hanno impedito di portare a casa i tre punti. La piazza vuole assolutamente vincere, perché una vittoria manca da tempo.
Battere il Milan sarebbe un bel segnale. D’altra parte, il Milan, pur essendo messo peggio in classifica, non può permettersi di perdere.
Lei ha avuto Antonio Conte come allenatore dei “cugini” ai tempi dell’Inter. L’addio di Kvaratskhelia è stato in parte influenzato dal modo in cui Conte chiedeva al georgiano di giocare?
Sono abbastanza sicuro che Conte, tra avere Kvaratskhelia o avere 75 milioni da spendere a gennaio, avrebbe preferito la seconda opzione. Non penso che abbia detto a Kvaratskhelia di andarsene perché non gli piaceva il suo modo di giocare. Il calcio di Conte, però, è fatto di giocatori disciplinati, dei ‘soldatini’, come si dice. Non è un allenatore che ama i calciatori creativi che vanno per conto proprio.
Basta ricordare le difficoltà che ha avuto con Pirlo o con calciatori tecnici all’Inter, dove preferiva spesso Vidal ad Eriksen o altri elementi tatticamente più ordinati. Sono convinto che Kvaratskhelia non fosse un giocatore ideale per Conte. Non per questo lo ha mandato via, ma semplicemente perché il suo stile non si sposa con il tipo di calcio che Conte predilige”.
