
Per ragioni di fede allora iniziamo da Mourinho? «Premessa doverosa: sono innamorato pazzamente di lui. Perché riempie il vuoto di tutto il resto. È il calcio. Riesce a dare quel tanto di più al di là dell’aspetto tecnico. È un animale da palcoscenico».
E per Mourinho? «Beh facile: i risultati. Dovunque sia andato è sempre stato per vincere. Quando il risultato non è come lui si aspettava esce fuori dal suo solito lessico impeccabile e recitato. Ma anche a Roma eh: lui è vissuto come un profeta perché è la speranza per vincere»
