Francesco De Luca – L’analisi “La molla dell’orgoglio (aspettando Raspadori)”
L’editoriale di F. De Luca su Il Mattino:
“Spalletti sa cosa serve per fare innamorare nuovamente i tifosi del Napoli. Vi è riuscito già lo scorso anno,
quando arrivò in una piazza depressa – Champions fallita all’ultimo giornata – e la riaccese, più che con lo slogan non devi mollare, con le otto vittorie consecutive, salvo poi rimanere colpito dalla delusione dell’ambiente per il terzo posto. L’obiettivo era stato centrato e allora perché quei musi lunghi?
poca lucidità da parte del club. Sirigu si poteva tesserare due mesi fa, in attesa di definire l’arrivo (in prestito) di un suo collega più titolato e più pagato. Meret è stato sfiduciato e vuole cambiare aria, eppure è ancora qui, titolare nei primi 90′ di un campionato complesso per tutti, non solo per il Napoli che ha profondamente rinnovato la sua struttura: l’interruzione per il Mondiale lunga quasi due mesi quali effetti provocherà?
Laurentiis e il suo allenatore non vorrebbero spezzarla perché sanno quanto questo talento vale e quali margini di crescita ha. Proprio a Osimhen – l’unico big che è rimasto al proprio posto – è affidato il compito di diventare il trascinatore della squadra, dopo due annate in cui è stato condizionato dagli infortuni. La leadership si costruisce nel tempo, come è accaduto con Koulibaly e Mertens. Quel tempo (e quella pazienza) che Spalletti chiede per fare inserire i nuovi calciatori e crescere il Napoli 22-23.
dichiarazioni di chi faceva parte di questo gruppo, a cominciare da capitan Di Lorenzo, e di chi vi è appena entrato. Si colgono entusiasmo e determinazione, oltre alla convinzione di poter raggiungere gli stessi obiettivi di un anno fa. Nessuno che si sia lamentato per quelle partenze, peraltro dovute a un’aspirazione di guadagni maggiori. L’orgoglio è la molla che deve scattare subito, nella prima trasferta a Verona, perché poi verranno quelle più dure sui campi di Fiorentina e Lazio. I risultati, come accadde un anno fa, possono riaprire il canale con i tifosi che hanno vissuto come un tormento l’epilogo delle ultime due stagioni. Poche migliaia di abbonamenti venduti, dato che stride ad esempio con i 18mila del Genoa retrocesso in serie B. Ma i napoletani non saranno mai avversari del Napoli: gli azzurri ne incroceranno già tanti, e agguerriti, nel campionato più pazzo della storia”.F. De Luca (Il Mattino)
