“La cura per il gol fantasma!”

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Se credete che i fantasmi non esistano, ebbene, vi sbagliate. Qualche volta essi sono in grado addirittura di influenzare una partita di calcio. Stiamo parlando dei cosiddetti “goal fantasma”, locuzione usata nel calcio per indicare un gol non immediatamente convalidabile, in genere per la difficoltà di determinare se il pallone abbia varcato o meno la linea di porta. Se esistono i fantasmi, però, è anche vero che esistono i ghostbusters, gli “acchiappafantasmi”. Nel caso specifico, si tratta di un sistema chiamato Hawk-eye, occhio di falco, basato sul principio della triangolazione usando le immagini registrate da almeno quattro telecamere posizionate in diversi angoli del campo da gioco. Il sistema controlla i video e, basandosi su modelli predefiniti del campo e sulle regole dello sport, decreta se la palla era valida o meno. In ogni frame inviato dalla telecamera, il sistema individua i pixel che corrispondono alla palla e, confrontandoli con le immagini fornite da almeno due telecamere posizionate a diversi angoli, calcola la posizione effettiva della palla. Con una sequenza di frame viene ricostruito il percorso seguito dalla palla e previsto il futuro andamento compreso l’impatto con il campo da gioco. Ovviamente, non è solo il calcio ad esserne interessato, bensì ogni sport che abbia per oggetto una palla, tant’è che per la prima volta venne utilizzato nel 2001 in Gran Bretagna per un match di cricket. Nel caso, però, dovesse persistere il dubbio sull’esistenza del fantasma, nonostante il sofisticatissimo occhio di falco, potremo sempre rivolgerci a un… esorcista!

Factory della Comunicazione

a cura di Pino de Luca

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