Dalle pagine de Il Mattino la risposta del patron azzurro Aurelio De Laurentiis
Quanto cresce il Napoli con Ancelotti in Europa?
«Abbiamo iniziato a collaborare nei due giorni a Roma, poi mentre lui era a Londra e anche ora che è in Canada. Lunedì invece di partecipare al Consiglio in Lega, sono stato a Castel Volturno dove c’è un cantiere già in piedi e ho mostrato con il mio architetto di fiducia a suo figlio e allo staff la struttura. Abbiamo ragionato con il nostro medico e il cuoco di una serie di programmazioni per far lavorare al meglio il nuovo gruppo». 
Quali saranno gli acquisti?
«L’erba del vicino è sempre più verde ma non ci rendiamo conto che durante il mercato offendiamo i nostri calciatori che hanno fatto benissimo. Se quelli che hanno dato tanto per il Napoli non valessero niente non sarebbero così richiesti. Conte mi fece due anni fa la corte per Koulibaly arrivando fino a 58 milioni per portarlo al Chelsea. Gli dissi no perché il denaro è un mezzo e non un fine, che era la permanenza del nostro difensore».
Muterà la filosofia societaria sul mercato?
«Vediamo, magari si deciderà di andare di più su un giocatore di maggiore esperienza europea e meno su un profilo giovane. Ancelotti ha un triennale, mi auguro che possa restarne dieci ma non devo mai restare con il cerino in mano perché rappresento 38 milioni di tifosi nel mondo. Mi preoccupo di quello che sarà anche il Napoli tra 3-5 anni e mi muoverò sempre con la mano di chi non si fa prendere dall’entusiasmo, che ci vuole nella vita ma deve essere ragionato. Qualche lezione l’ho presa nel calcio e poi non giochiamo da soli, vediamo anche quello che faranno gli altri».