I voti della Gazzetta per il 2016 – Ronaldo, due volte uomo squadra

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10 a Ronaldo

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Dieci a Cristiano Ronaldo, uomo-squadra dell’anno, perché ha reso grandi due squadre. Ha trascinato il Real Madrid alla conquista dell’undicesima Champions. Un Madrid zeppo di campioni, ma brutto a vedersi, ricomposto in qualche modo da Zinedine Zidane sulle macerie del lascito Benitez. CR7 ha tracciato la differenza, si è caricato il gruppo sulle spalle e l’ha portato in finale, dove non a caso ha trasformato il rigore decisivo. Poi all’Europeo, anche se in finale ha giocato pochi minuti causa infortunio, ha fatto vincere il Portogallo, fin lì Nazionale di magnifici perdenti, gente che giocava mediamente bene e che però non faceva mai trentuno. Il Portogallo del «fado» e della lacrima facile ha alzato al cielo di Parigi il primo trofeo della sua storia. Per contrappasso in Francia si è visto forse il Portogallo più brutto che si ricordi, portatore di un calcio speculativo, ma vale il discorso speso per Ranieri: non ci sia chi si vergogni. Cristiano è riuscito laddove Messi finora ha fallito, ha fatto vincere il suo Paese.

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