La medicina dello sport – Per vincere non basta stringere i denti!

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Strappare la vittoria coi denti? È possibile, a patto che siano buoni! Esiste, infatti, una stretta correlazione tra rendimento sportivo e salute dei denti. Una malocclusione (che si ha quando nella chiusura della bocca le arcate dentali combaciano in modo improprio) può provocare una tensione negativa a carico dei muscoli masticatori e del cranio in generale, con ripercussioni sulla colonna vertebrale e, in definitiva, sull’ intera postura. Un esempio tipico è il mal di testa che insorge dopo uno sforzo intenso ed il conseguente serraggio dei denti, come potrebbe accadere durante il sollevamento pesi. Come abbiamo detto, però, ad essere interessato non é soltanto il cranio, ma l’intera colonna vertebrale, un problema da non sottovalutare perché direttamente responsabile di uno scorretto coordinamento dei movimenti, oltre che di malessere in senso generale. É necessaria, una volta diagnosticata una malocclusione, una visita presso l’osteopata il quale non solo interverrá, grazie a precise manovre, per ridurre il danno, ma stabilirá l’intervento più idoneo per eliminare le cause del medesimo. Il più delle volte si ricorre all’ applicazione di un “bite”, un apparecchio ortodontico capace di ristabilire la corretta occlusione delle due arcate dentarie, così come nel caso in cui manchino dei denti, all’ impianto di una protesi sostitutiva. Per cui, se Hamsik sbaglia il rigore contro il Cagliari, non prendiamocela con lui: può essere colpa di una carie curata male!

Factory della Comunicazione

a cura di Pino de Luca!

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