Salernitana, Lotito fatalista: “Stagione maledetta”

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Sugli spalti i tifosi granata hanno sperato fino all’ultimo che a Pescara accadesse qualcosa di favorevole. E quando gli adriatici hanno invocato un rigore, qualcuno ha persino esultato pensando alla concessione del penalty. Ma era solo un’illusione. Alla fine la delusione era scolpita sul volto di tutti, giocatori compresi. Ora i calciatori della Salernitana dovranno ritrovare in fretta le necessarie energie psico-fisiche per affrontare al meglio i play out. Bisognerà valutare anche l’infortunio di Colombo, che ha giocato l’ultima parte della gara con la coscia destra fasciata, peraltro non da SALERNITANAdifensore ma come centrocampista. Problemi al ginocchio anche per Empereur. Problemi alla schiena per Moro. «E’ stata una stagione maledetta, con tutti questi infortuni», dice Lotito andando via.
RICORDO. Prima della partita i dirigenti del Como hanno voluto ricordare Andrea Fortunato, che indossò la maglia dei lariani, donando la maglia numero 3 al fratello Candido. In Curva Sud, prima dell’ingresso in campo delle squadre, gli ultras hanno esposto uno striscione eloquente: “Play out, retrocessione o salvezza: finisca presto questa tristezza. Salerno merita rispetto”.
CUOGHI. Il primo ad arrivare in sala stampa è Stefano Cuoghi, l’allenatore del Como. «E’ stata partita vera, ci mancherebbe. In Italia – dice – è un’eccezione se una squadra si impegna sempre, mentre dovrebbe essere la normalità. Tutti dovremmo contribuire a fare qualcosa per invertire questa logica del sospetto. Come ho visto gli avversari? La Salernitana ha due attaccanti che in questa categoria fanno la differenza. Contro di noi hanno sbagliato tanto, è vero, ma ci hanno messo in grandissima difficoltà. Mi auguro che la Salernitana si salvi: a Salerno sono stato bene e sono anche un po’ tifoso granata. Le potenzialità ci sono. La squadra deve ritrovare solo un po’ di condizione atletica, mi sembra che sia leggermente in difficoltà».
TUIA. Ecco il difensore della Salernitana, Alessandro Tuia. «Arriviamo ai play out – ammette – un po’ stanchi, ma abbiamo il tempo per ricaricare le batterie. Ora mettiamo nel dimenticatoio il campionato e pensiamo allo spareggio. Avremo comunque il vantaggio di essere arrivati quint’ultimi. Rimpianti? No, credo che in tante partite avremmo potuto portare a casa qualche punto in più ma in altre abbiamo raccolto più di quello che meritavamo. L’unico rammarico è non aver fatto i punti che ci aspettavamo dinanzi al nostro pubblico. Lanciano o Livorno? Il fattore campo mi fa pensare che sarebbe meglio il Lanciano. Speravamo di poter raggiungere la salvezza diretta e c’è un pizzico di rammarico. La prestazione col Como potrebbe essere stata condizionata anche dal salernitana arechifattore piscologico».
DONNARUMMA. Dodicesimo gol stagionale, ieri, per Donnarumma. «Rimpianti? Ci sono, facendo un po’ di più ci saremmo salvati. Ma – afferma l’ex Teramo – non bisogna guardare indietro, concentriamoci sui play out. I gol sbagliati? Capita, contava vincere e ci siamo riusciti. Posso capire che la gente sia delusa. Calcoli? Non ne abbiamo fatti nelle ultime giornate. Lanciano o Livorno? I play out sono gare particolari, per noi non cambia niente».
MENICHINI. Infine il commento di Menichini: «Arriviamo ai play out un po’ incerottati. Abbiamo ottenuto, durante la mia gestione, 22 punti in 18 partite. Con quello che c’è stato, fate voi… Il rimpianto grosso che ho è la gara casalinga con l’Entella. Lanciano o Livorno fa lo stesso. Ora qualche giorno di riposo e poi ci concentreremo sui play out. Non si possono creare tutte queste occasioni ed essere in vantaggio solo di un gol. L’ho detto ai calciatori. Schiavi? Nelle ultime settimane è stato sempre male prima della partita. Io non ho problemi con nessuno e cerco giocatori utili alla causa».

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Corriere dello Sport

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