R. Muni – “Lotte tra piagnistei”

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R. Muni – “Lotte tra piagnistei”

Factory della Comunicazione

Il campionato di calcio di serie A si è fermato per una breve pausa invernale, quella che, per intendersi, di solito veniva osservata tra Natale e l’Epifania. Siamo in pieno calciomercato invernale ed sul web ed i mass media impazzano le voci di trattative, talvolta vere ma spesso letteralmente inventate. Così, con frequenza giornaliera, scopriamo che emissari di prestigiosi club italiani ed europei sono seduti al tavolo delle trattative con questo procuratore e quel dirigente, salvo scoprire che quell’emissario manco ha messo piede in aeroporto. Il Napoli si sta dando da fare, avendo già tesserato Machach, giovane talento proveniente dal campionato transalpino, che di nome fa Zinedine, le cui doti tecniche ci auguriamo di poter presto ammirare in maglia azzurra. Che sia di buon auspicio il nome che porta… Oltre all’attaccante giunto dalla Francia, dell’altro bolle nel pentolone di De Laurentiis e Giuntoli e ci auguriamo che, oltre ad investire per il futuro, la coppia rappresentante del club partenopeo metta a segno quei due colpi che servono per affrontare al meglio il girone di ritorno. Uno in attacco ed uno in difesa: un attaccante rapido che possa far rifiatare il tridente delle meraviglie ed un terzino che tamponi l’assenza forzata di Goulahm. In realtà, visto il grave infortunio subito da Milik, ci saremmo aspettati l’annuncio di Inglese, già tesserato dal Napoli e lasciato in prestito al Chievo, ma sembrerebbe che il centravanti polacco sia in procinto di tornare abile e arruolato sin dalla prossima trasferta in casa dell’Atalanta. La prima giornata del girone di ritorno ha lasciato strascichi polemici per il modo con cui la Juve è riuscita a violare la casa del Cagliari. Che gli episodi abbiano arriso esclusivamente la squadra bianconera è evidente e chi lo nega è in malafede. Grottesco è stato il tentativo di giustificare i misfatti di Cagliari citando in causa il presunto fallo di mano di Mertens a Crotone, sette giorni prima. Napoli non è rimasta in silenzio ed ha sottolineato il tutto definendo Rubentus la squadra di Allegri. Sebbene siamo tutti d’accordo che una testata giornalistica non possa permettersi un titolo del genere, è altrettanto vero che quel termine sintetizza il pensiero di ogni tifoso del ciuccio…e non solo! Il titolo apparso sul quotidiano locale è stato il la per i soliti attacchi di parte bianconera: opinionisti, giornalisti, tifosi e adulatori al soldo del padrone si sono scatenati con una pioggia di critiche, tirando in causa i piagnistei di cui Napoli avrebbe la paternità. Addirittura mamma Rai, che incassa il canone anche a Napoli e dintorni, ha zittito la sacrosanta e pacata affermazione di un giornalista suo dipendente, con una censura degna del peggior regime dittatoriale. Preferisco non commentare lo show mediatico di Cruciani che, in preda ad uno dei suoi raptus cervellotici, ha dapprima offeso Napoli e poi recitato la parte della vittima innocente. Verrebbe da dire: ciucciariè fatt accattà a chi nun te sape…capito Cruciani? Evidentemente, i piagnistei di Napoli non meritano pari dignità rispetto a quelli provenienti da casa Juve, relativi al VAR e che innegabilmente qualche effetto pro-Juve lo hanno pure sortito. Fin qui nulla di nuovo, con il solito odioso canovaccio secondo cui Napoli (…ed il sud in generale…) dovrebbe subire in silenzio le angherie padane e guai a protestare! Ma, evidentemente, le osservazioni mosse da Napoli non erano piagnistei fini a se stessi bensì fondate reazioni nei confronti di un malfatto. Il profilo (falso) di Piero Chiambretti, nativo di Torino e tifoso granata, è stato utilizzato per rilasciare una lunga dichiarazione mediatica (…insomma, un post su un famoso social…) che personalmente sottoscrivo parola per parola. Decisamente forte nella forma, talvolta anche troppo, sintetizza al massimo lo stato d’animo di ogni tifoso non bianconero, stufo di decenni di favori alla vecchia signora. Dell’ultima ora è, invece, il comunicato con cui i tifosi del Cagliari hanno dato una lezione di sportività al pubblico di fede bianconera, chiosando la questione relativa agli insulti razzisti indirizzato ad un tesserato della Juventus nel match della Sardegna Arena. Il razzismo non va mai sottovalutato e sempre denunciato e combattuto. Tuttavia, i tifosi sardi non avranno accettato lezioni di vita dal pubblico di fede bianconera, che ha sempre fatto dell’insulto razzista il proprio segno distintivo. Nel mentre va avanti la lotta tra piagnistei (…e presunti tali…) il Napoli prosegue la preparazione in vista delle ultime diciotto partite, con la ferma volontà di scrivere una nuova pagina di storia. Avanti Napoli, Avanti!
A cura di Riccardo Muni
@riccardomuni

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