Napoli-Lazio, Jorginho dà i numeri

L'analisi della prestazione del regista

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Il pregio del Napoli di Maurizio Sarri, targato 2017/2018 è l’evoluzione che ogni singolo ha avuto nel sistema di gioco pensato dal tecnico toscano. Se Dries Mertens, per esigenza, è stato riconvertito in centravanti, Lorenzo Insigne ha imparato a sviluppare il suo calcio anche centralmente, così come Josè Maria Callejon si è riscoperto assistman. Mario Rui, in poche settimane, ha iniziato ad intendere il ruolo di terzino sinistro come Faouzi Ghoulam, non soltanto cross, ma anche sovrapposizioni interne per sfruttare gli spazi lasciati dai movimenti del numero 24 e di Marek Hamsik. Questa evoluzione ha chiamato in causa lo stesso Jorginho, un tempo, semplicemente, un fine palleggiatore.

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Il social media manager del Napoli, al termine di ogni incontro, posta su Twitter, le statistiche che interessano i record della squadra così come le statistiche dei 90 minuti. In Napoli-Lazio sono stati 136 i palloni giocati da Jorginho, normale amministrazione per un regista come lui che, se nel primo tempo ha sofferto la marcatura di Sergej Milinkovic-Savic, nel secondo ha alzato il suo raggio d’azione e palleggiato con Allan e Zielinski. A sorprendere, però, è un altro dato, ovvero i 31 palloni recuperati. Qualcosa di inimmaginabile se si pensa alle caratteristiche dell’ex mezz’ala ai tempi dell’Hellas, ma che Sarri ha saputo migliorare, facendone anche un ottimo schermo davanti alla coppia di difesa.

 

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