Mihajlovic: “Il Napoli ha espresso il gioco migliore. Hanno solo un calo, ma spero non si sveglino proprio domani”

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Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Napoli. La gara numero 17 del campionato di Serie A si giocherà domani sera alle 18,00.

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“La vittoria di Roma ci ha stappato, come una bottiglia di Champagne. Spero sia servita anche all’ambiente. Dobbiamo rimanere umili. I momenti di difficoltà ci stanno, ma non bisogna perdere mai fiducia. Ci vuole più equilibrio nei giudizi. Domani scenderemo comunque in campo per vincere”.

Cosa è cambiato in questa settimana? Come stai Ljajic? “Non è cambiato nulla. Non era facile vincere contro la Lazio a Roma. Ljajic? Torna a disposizione, vedremo se partirà dall’inizio o a gara in corso. I giocatori con le palle reagiscono sul campo e cercano di essere decisivi”.

Quanto manca una vittoria in casa?Quando il Gallo tornerà a segnare con continuità, e Ljajic riprenderà a fare gol, faremo bene come lo scorso anno, anche in casa. Ora stiamo meglio di un mese fa. Non abbiamo ancora perso con le grandi. Vincere con il Napoli sarebbe un bel passo in avanti. Non dovessimo farlo non cambierebbe nulla. Il Napoli lo scorso anno ci ha preso a pallonate. E’ la squadra che ha fatto il miglior calcio”.

Come sta il Torino? “La mia gestione è sempre stata la stessa, manca equilibrio di giudizio. Posso avere qualche giocatore che mi si sta più simpatico. Ma non ho pupilli. Devo cercare di essere leale con ognuno di loro. Prima tocca a me dare rispetto ai miei giocatori. Non importa chi gioca, l’importate è che chi entra in campo cerchi di essere decisivo”.

Sul Napoli, si aspetta qualcosa di diverso?: “Hanno perso molto con l’assenza di Ghoulam. Sappiamo quanto siano pericolosi e quello che sono in grado di fare. Non so se faranno qualcosa di nuovo, sappiamo a cosa andiamo incontro. Sappiamo come metterli in difficoltà”.

Sul rinnovo di Petrachi. “Sono molto contento, è lui che mi ha voluto qui. Spero che mi offra da bere… Ho un contratto fino a giugno, con l’Europa si rinnova automaticamente. Comunque si dovrà parlare con il presidente, che con me è stato sempre sincero e leale. Mi ha sempre difeso, al di là di quello che accadrà a giungo, rinnovo o meno. Abbiamo un rapporto da uomini. Ora non mi interessa, preferisco fare bene il mio lavoro”.

Ancora sul Napoli: “Ha espresso il gioco migliore. Mi fa ridere quando sento che si mette in discussione la squadra o il Napoli. Basta un pareggio o una sconfitta per mettere in discussione un anno e mezzo straordinario. Hanno un calo, nonostante gli infortuni. Spero che non si sveglino proprio domani. Sicuramente, rispetto allo scorso anno abbiamo una mentalità migliore e siamo più difficili da battere. Non dobbiamo pensare di essere in difficoltà”.

Su Burdisso: “E’ un leader naturale. Quando siamo andati in difficoltà ho preferito dare vecchie certezze alla squadra. Abbiamo giocato insieme nell’Inter e sono stato suo allenatore in seconda. So quello che può darmi dal punto di vista tecnico e caratteriale. Difficile togliere uno tra Burdisso e N’Koulou”.

Berenguer, in campo anche domani? Oppure Ljajic o Niang? “Niang torna a disposizione, ma probabilmente non giocherà dall’inizio. Tutto è possibile, ho tutti a disposizione”.

Ha sentito Sarri? Ha dato dei consigli di stile, vista la cravatta? “Non l’ho sentito. Spero che vinca qualcosa, me lo auguro per lui e per il Napoli. La cravatta? La metteva sempre quando lavorava in banca. Gli sta bene (sorride, ndr).

Centrocampo più geometrico o più lavorativo? “Servono entrambe le cose. Sicuramente saranno in tre a centrocampo, dove ho gli ultimi dei problemi. Abbiamo anche Gustafson, che ha rischiato di giocare contro la Lazio. Poi si è fatto venire la febbre, e non è stato a disposizione”.

Chi vincerà lo scudetto? “Penso che la Juve e il Napoli abbiamo qualcosa in più. Il Napoli come gioco, la Juve come mentalità. L’Inter ha invece qualcosa in meno. Credo lo vinca la Juve, anche se mi piacerebbe lo vincesse il Napoli, per la squadra e per la città”.

Edera è già il caso di bloccarlo o meglio mandarlo in prestito? “Edera poteva partire a giugno, ma ho preferito non mandarlo via. E’ ancora giovane, ogni volta che gioca sa cosa deve fare. Ha un bellissimo sinistro, potrebbe restare”.

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