L’editoriale di Auriemma: “Un anno dopo per superare una prova di calcio e una d’amore”

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Lo scrive sulle pagine del Corriere dello Sport:

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Da un San Valentino all’altro, un anno dopo, per superare una prova di calcio e una d’amore. Lo so, fa male ricordarlo, però esattamente un anno fa il Napoli perse definitivamente la testa della classifica di serie A al termine dello scontro diretto (e alla pari) allo Juventus Stadium. Fu una botta tremenda ed apparentemente fatale anche per i destini futuri della squadra azzurra che delle successive 4 gare non ne vinse nemmeno una, ingoiando due pareggi in campionato (Milan e Fiorentina) e l’eliminazione ai sedicesimi di Europa League per mano di un non irresistibile Villarreal (sconfitta e pari). Con l’inatteso e poco signorile addio di Higuain, poi, sembrò definitivamente tramontato il sogno di battersi ad altissimi livelli. Ma non è andata così e un anno dopo, il Napoli si ritrova lo stesso in lotta su tutti i fronti, con la possibilità di sfidare (quasi) da pari a pari i galattici campioni d’Europa. E’ una storia di calcio e di amore quella che si riproporrà domani sera al Bernabeu, a distanza di 30 anni dal primo e finora unico episodio ufficiale tra il Napoli e le merengues. Di calcio, perché Sarri oggi sbarcherà a Madrid con le stimmate di allenatore tra i più divertenti (anche rispettati) d’Europa e con le migliorie di solidità apportate al suo gioco troppo spesso incline a subire gol. D’amore, perché il Napoli riceverà l’appassionata spinta di 10mila e più tifosi che raggiungeranno la regione castigliana con ogni mezzo e ad ogni ora, da lunedì a sabato, per seguire dal vivo la partita più importante degli ultimi sei lustri. I fan dagli spalti, i calciatori spagnoli nello spogliatoio. Reina, Albiol e Callejon hanno tutti una buona ragione ed una sana motivazione per fare risultato al Bernabeu, da ex madridisti o da fieri oppositori del dominio Real. E la loro indole iberica si fonderà nell’orgoglio di chi vive il Napoli da partenopeo nativo oppure acquisito: Insigne ed Hamsik. Da loro due ci si aspetta il meglio, il carattere per trascinare il resto del gruppo; e proprio loro immaginiamo che daranno l’esempio agli altri, mostrando di non temere nulla, mettendo piede sul prato del Bernabeu. Il nostro vero nemico non sarà il Real, bensì la paura che fa tremare le gambe a chi pensa di non essere all’altezza di quel teatro. Ma tu lo sei, Napoli, hai dimostrato di avere organico e cuore per mettere alle corde gli avversari, per vivere una notte da galacticos in maglia azzurra. Allora, che sia una storia magica, da godere tutta quanta intera, con l’umiltà e nella piena coscienza di ciò che si è diventati. Caro Insigne, non dar retta al tuo amico Antonio Cassano, domani sera alza la testa e guarda il Bernabeu senza che le tue palpebre abbiano alcuna esitazione. Guarda con attenzione ed apri pure le orecchie, ti accorgerai che questo tempio non può fare così tanta paura se ospita tutti questi tifosi del Napoli arrivati in Castiglia per te, per voi. Ed è un contesto ben diverso dalla prima e finora unica volta degli azzurri a Madrid. Il destino ha voluto che dopo trenta anni si tornasse sul luogo di quella sconfitta molto meno netta (finì 2-0) di quanto il campo raccontò. Questa volta sarà diverso, per il contesto e probabilmente anche per la tenuta nervosa di un gruppo ormai abituato a vivere queste notti stellari e pure a contrastare efficacemente quelle che abitano nel pantheon del calcio continentale. L’idea di un Napoli tremulo, come lo fu quando 5 anni fa mise piede allo Stamford Bridge con lo sguardo atterrito dalla paura di sfidare a così grandi livelli il Chelsea che si laureò campione d’Europa, appartiene alla memoria ed a qualche foto dell’epoca. Oggi è un gruppo più spregiudicato, magari lo fosse anche un po’ sfrontato, sempre con l’umiltà di conoscere la storia ed il presente del Real. Ma non per questo disposti a cedere il passo ai nobili avversari. Non puoi mai sapere quanto sei cresciuto, se non sfidi e batti le più grandi e domani potrebbe essere la notte giusta per il responso, per il sorpasso. La notte di San Valentino. Dell’amore e del riscatto”.

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