Il punto della situazione – di R. Muni: “Siamo alle solite”

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Siamo alle solite, dalla capitale giungono le notizie delle sconfitte delle due squadre cittadine ma il Napoli non riesce a venire a capo del Palermo, con un piede già in serie B e si fa imporre il pareggio casalingo. L’occasione per blindare la zona Champions ed agguantare la Roma al secondo posto era ghiotta e mai avversario fu più azzeccato per compiere l’impresa. Invece, gli azzurri approcciano la partita in maniera nervosa, subiscono il gol degli ospiti alla loro prima ed unica sortita offensiva, sbattono contro il muro eretto dal portiere Posavec e, soprattutto, contro i loro consueti limiti caratteriali.Napoli-Palermo (15) L’estremo difensore rosanero para tutto, talvolta aiutato da pali e traversa ma, paradosso dei paradossi, è il primo complice di Mertens con la paperissima che consente al folletto belga di segnare il definitivo 1 a 1. Andato sotto di un gol, il Napoli ha chiuso dentro la sua metà campo gli ospiti che, per reggere l’assedio di Hamsik e compagnia, si sono disposti con due linee da cinque, creando un muro di maglie e gambe talmente fitto da rendere pressoché impossibile trovare un solo varco che fosse uno. Nonostante ciò, il Napoli le sue brave occasioni per buttarla dentro le ha create, spesso senza quel gioco fluido ed efficace al tempo stesso che da sempre contraddistingue le squadre di Maurizio Sarri. Siamo alle solite, per la foga di ribaltare il risultato, per l’atavica paura di non farcela il Napoli stecca l’ennesima occasione per fare l’ultimo balzo in avanti. Per la voglia di dimostrare a se stessi e agli altri di essere finalmente diventati grandi, le occasioni costruite da Insigne, Mertens e compagnia sono state sempre accompagnate dalla confusione. Per la prima volta, dopo tanto tempo, non si è avuta la sensazione che il Napoli potesse segnare da un momento all’altro e questo aspetto ha fatto ripiombare la tifoseria in uno stato di frustrazione. Napoli-Palermo (10)Frustrazione talvolta eccessiva, poiché se è vero che quella di domenica sera era una partita da vincere, è altrettanto vero che continua la striscia positiva di risultati. D’altronde è risaputo che non esistono partite con il risultato già scritto ma che, anzi, le gare vanno sempre giocate e vinte sul campo e non sempre il pronostico viene rispettato. È questo il bello del calcio anche se, in questo caso, il calice amaro è stato bevuto dal popolo del ciuccio. Alcuni aspetti negativi sono emersi, anzi riemersi, dalla gara con il Palermo. Il primo riguarda due elementi che faticano ad entrare nel mondo tattico sarriano ma se per Pavoletti è piuttosto normale, poiché veste l’azzurro da un mese appena, per Maksimovic c’è qualche scusante di meno. Non si vuole assolutamente criticare l’acquisto del difensore serbo e, anzi, siamo certi che a partire dalla prossima stagione sarà uno dei punti di forza della squadra, ripetendo il percorso di crescita già compiuto da Chiriches. KoulibalyTuttavia, in questa fase della stagione, si sente forte la mancanza di Koulibaly, che forma con Albiol una coppia difensiva di sicuro affidamento e di Tonelli che, pur essendo nuovo come Maksimovic, ha già nel suo pedigree un passato con Sarri ai tempi di Empoli. A tale proposito, un dato statistico conferma quanto appena detto. Con la coppia Albiol-Koulibaly, la porta di Reina è stata battuta sette volte in dieci gare, con un gol al passivo ogni due ore di gioco. Con tutte le altre possibili combinazioni di difensori centrali, la porta azzurra è stata perforata una volta ogni ora di gioco circa, subendo in media almeno un gol a partita. Intanto, mentre regna il caos legato ai calendari di Napoli e Juve (tra campionato, coppa Italia e Champions), Koulibaly ha fatto ritorno dalla coppa d’Africa pochi giorni dopo Goulahm e Arek Milik sta scaldando i motori per il rientro, quasi a tempo di record, dopo il pesante infortunio. Trovandoci all’inizio di un bimestre complicato e decisivo, questi rientri non potranno che giovare a Sarri che riavrà a disposizione la rosa al completo, da ruotare con intelligenza al fine di evitare stress da utilizzo. Avanti Napoli, Avanti!

 

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni

 

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