Il punto della situazione – di R. Muni: “I sogni son desideri”

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I sogni son desideri è il ritornello di una famosa pellicola di Walt Disney, Cenerentola e pensando alle gesta dei Sarri’s boys non riesco a levarmi dalla testa il famoso motivetto. A vedere il Napoli demolire a suon di gol l’avversario di turno, stavolta è toccato alla Fiorentina; a vedere l’armonia delle giocate dei tre ragazzi terribili di Sarri, come sempre innescati da capitan Hamsik; a vedere il San Paolo festeggiare al novantesimo come se la squadra in azzurro avesse appena vinto un trofeo, è quasi impossibile non sognare in grande e non desiderare di salire sul tetto d’Italia. Callejon, Mertens, InsigneDi sogno (tricolore) ha parlato anche il profeta venuto dalla provincia, nativo di Bagnoli ma toscano di adozione. Maurizio Sarri, però, si è detto geloso del proprio sogno tanto da volerlo tenere confinato dentro lo spogliatoio napoletano. Se questo campionato terminerà, come appare assai probabile, con un piazzamento da medaglia di bronzo, non può e non deve essere considerato un fallimento. Tutt’altro! Qualcosa di buono questo torneo ha regalato ai colori azzurri: la consapevolezza che il sogno proibito dello scudetto, non appare più così tanto proibito. Tutti sembrano aver preso coscienza di essere diventati grandi e maturi per qualcosa che, appena un anno fa, pareva tabù solo a pronunciarne il nome. Da Sarri a De Laurentiis, dal pubblico a tutta la squadra, tutti hanno deciso di stringere un patto che, sebbene sia stato siglato tra le segrete mura dello spogliatoio partenopeo, è di dominio pubblico in città. Tutto l’ambiente napoletano ha fatto quadrato attorno a quel triangolino di stoffa che manca oramai da troppi anni e che, dopo i festeggiamenti per il trentennale del primo, sarebbe ora di tornare a vincere. Il famigerato salto di qualità, che da anni si auspicava, si sta finalmente compiendo e consiste nella conferma in blocco dell’intero gruppo a disposizione del tecnico di Figline. Sarri De LaurentiisNessuna cessione ricca ma dolorosa, nessun sacrificio in nome del bilancio, solo qualche limatura necessaria per rendere perfetto un gruppo già molto forte. Rispediamo al mittente le solite domande tendenziose, fatte da persone che sembrano avere un limitato bacino di domande da cui attingere sistematicamente, senza prendersi la briga di constatare che qualcosa, a Napoli, è cambiato. Cosa manca al Napoli per vincere lo scudetto? Solo pochi punti, che la squadra attuale è in grado di conquistare a mani basse…parola di capitano! Come si riduce il divario con la Juve pluridecorata? Direi proprio che il gap con la ‘vecchia signora’ si sia già ridotto, poiché sono cinque appena le lunghezze che separano il ciuccio da quella corazzata che avrebbe dovuto ammazzare il campionato da mesi. In particolare, nel girone di ritorno, gli azzurri hanno saputo addirittura fare meglio di tutti, conquistando cinque punti in più della Juve e tre più della Roma. HamsikDopo il mezzo scudetto della passata stagione, un altro mezzo scudetto conquistato in questa…gli azzurri dovranno solo riuscire a mettere insieme i due spezzoni e tagliare per primi il traguardo da qui ad un anno. La strada intrapresa da tutto l’ambiente partenopeo sembra quella giusta, basta ricominciare da dove stiamo per arrivare. Cosa dire di Napoli-Fiorentina? Ogni aggettivo è stato già utilizzato fino all’abuso, solo vale la pena di sottolineare due cose: la prima, è che il Napoli è venuto a capo di una delle pochissime squadre che è riuscita a metterlo in difficoltà, al di la del risultato. La seconda, riguarda Mertens al momento del cambio e quel siparietto con Sarri che, meglio di tante parole, descrive l’unità che esiste all’interno dello spogliatoio.Mertens Evidentemente, con la partenza di Higuaìn, sono spariti egoismi e malcontenti che trapelavano spesso durante la passata stagione. Ricordiamo le parole di Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, che ha affermato che il Napoli è una delle squadre più forti che abbia mai affrontato in carriera e che, a vedere i filmati delle partite dei Sarri’s boys, si è divertito. Onore alla sincerità del tecnico portoghese. Essendo di parte e volendo essere romantici, mai come quest’anno dispiace a tutti che il campionato stia per terminare e mai come quest’estate il Napoli ci mancherà. Dicendola con Mourinho, il Napoli concluderà la stagione con zero tituli ma con il premio del pubblico e della critica e con i propri tifosi che conteranno i giorni e le ore che li separano dal fischio di inizio del campionato 2017/2018…quello che tutti si augurano possa essere vincente. Aver fatto innamorare il pubblico del San Paolo è il più grande successo di Maurizio Sarri, che ha raccolto una squadra a pezzi ed una piazza depressa dal biennio rafaelita. Avanti Napoli, Avanti!

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni

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