Il Capitano silenzioso – Arrivò in punta di piedi e con umiltà sta scrivendo la sua storia in azzurro

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Forse non lo immaginava neanche lui che un giorno, dopo dieci anni di Napoli, sarebbe entrato nella storia del club azzurro. Nell’estate del 2007 Marek Hamsik arrivò in punta di piedi assieme a Lavezzi nella squadra partenopea. Si era messo in mostra nel Brescia il centrocampista dai piedi buoni e Pierpaolo Marino, l’allora direttore generale, bruciò tutti sul tempo e lo scippò alla concorrenza. Ne è passata di acqua sotto i ponti e lo slovacco è sempre qua. Ha visto passare allenatori, compagni importanti ma non gli è mai venuta l’idea di andare via. Qualcuno lo voleva convincere ma ha sempre detto di no. Risultato? Dopo un decennio sta per entrare nella storia del Napoli. È a sole cinque reti dal record storico che detiene Maradona. C’è stata una crescita esponenziale nell’ultimo anno e mezzo grazie ad un allenatore che lo ha messo in condizioni di esprimersi al massimo. E nel giorno della conquista del suo quarto Pallone d’Oro di Slovacchia il signore del calcio ha voluto ringraziare l’allenatore in tuta per ciò che gli ha dato calcisticamente ma anche umanamente da quando guida il Napoli. «Con Sarri – ha raccontato durante la premiazione – le mie prestazioni sono migliorate, probabilmente il 2016 è l’anno migliore della mia carriera». Difficile pensare al contrario. Con Benitez non si era potuto esprimere come voleva perché giocava in un ruolo non suo. Al centro del tridente alle spalle della prima punta. Al toscano, invece, gli chiese subito di poter essere una mezzala sinistra. Fu accontentato e da allora viaggia su ritmi elevatissimi. Vince tanto in Slovacchia. Nella sua terra è considerato un vero e proprio Maradona. E non a caso ha alzato il quarto Pallone d’Oro consecutivo. Su 33 giurati l’hanno votato in 32. Praticamente è stato il migliore all’unanimità. A proposito di Diego. Ormai manca davvero poco per entrare definitivamente nella history del Napoli. Il record di gol del pibe de oro dista solo cinque reti. Naturalmente non vede l’ora di salire sul podio di una società che ha atto sua dieci anni fa e non ha nessuna intenzione di lasciare. A differenza di tanti altri si è legato anima e corpo evitando di pensare ogni anno ai soldi. De Laurentiis lo ha sempre accontentato ma lui non ha mai minacciato di voler andare via. Nonostante avesse alle spalle il Milan e ultimamente anche la Juventus. «Sarà un grande evento superare Maradona – ha ammesso Marekiaro – essere il capocannoniere storico del Napoli sarebbe speciale. Non so se ci sarà una festa con lui, vedremo (ride). Lo abbiamo visto prima della sfida col Real, ci ha trattati con affetto e incoraggiati, è stato un bel gesto ». Dopo il Pallone d’Oro lo slovacco giocherà le sfide con la sua Nazionale e poi si tufferà in quello che sarà un finale di stagione incredibile con il Napoli. Appena tornerà ci saranno da disputare le due sfide con la Juventus. Una in campionato, l’altra in Coppa Italia. Il San Paolo lo aspetta a braccia aperte.

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Fonte: Il Roma

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