Hamsik a Repubblica: “Mi guardo indietro e ne sono orgoglioso. Mi gratifica essere considerato una bandiera”

0

Nonostante il momento non proprio al massimo, il capitano del Napoli, Marek Hamsik resta il leader. L’uomo diventato la bandiera azzurra da ormai 10 anni, resta legato a maglia e città. Ogni occasione è buona per dimostrarlo, sia sul campo che fuori. Hamsik ha rilasciato un’intervista a Repubblica, in cui tra le altre cose si sofferma sulla possibile “grande impresa”.

Factory della Comunicazione

“Siamo andati spesso vicinissimi alla grande impresa. Quest’anno la lotta è serrata e noi siamo lì, con Inter e Roma. Speriamo che qualcuna delle prime cominci a calare. Ma la favorita resta la Juve, come sempre”. Hamsik è diventato il simbolo della squadra, un punto di riferimento per i suoi compagni, e il Napoli la sua vita. Mi guardo indietro e ne sono orgoglioso. Sentivo che Napoli era il posto giusto per me e ho voluto che lo diventasse. Questa maglia è diventata la mia seconda pelle, mi gratifica essere considerato un bandiera”. 

Il momento che sta attraversando in campo non è quello che si può definire uno dei migliori. Ma Hamsik sa che è solo un momento, sa che il suo rendimento è costante, al di là dei numeri.

In campo sono sempre lo stesso, non ho cambiato ruolo o posizione. Nei passaggi riusciti, nei chilometri percorsi e nei recuperi il mio rendimento è in linea con le precedenti stagioni. Non mi sento in crisi e le sostituzioni vanno accettate. Con Sarri abbiamo tutti un rapporto eccellente: io e i miei compagni. La crescita del Napoli è stata straordinaria ed è merito del nostro allenatore. I bilanci personali li farò solo a fine stagione, comunque: di solito in doppia cifra ci arrivo… Io leader? Si può essere leader in molti modi e io ci provo dando l’esempio ai miei compagni, in campo e fuori. Ci pensa Sarri a sbattere i pugni sul tavolo, nel nostro spogliatoio”.

E poi c’è da chiarire che il Napoli non vive nessuna crisi. Le ultime partite che non hanno portato gol non fanno testo, e il capitano ci tiene a chiarirlo. “La nostra stagione era stata da 10, fino a tre partite fa. Resta da 7.5 e contro la Fiorentina ho già visto dei segnali di ripresa, abbiamo solo pagato dazio agli infortuni e a un po’ di stanchezza. Tutto qui”.

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.