ESCLUSIVA – G. Francini (ex Napoli): “Il gol al Real Madrid fu un’emozione indescrivibile. Maradona? Era un leader con tutti”

All'interno le parole dell'ex giocatore del Napoli

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Mancano 8 giorni alla sfida Real Madrid-Napoli e in città davvero non si vede l’ora di riassaporare le sfide Champions e un clima meraviglioso come il Bernabeu. Gli azzurri nel frattempo pensano anche alla sfida contro il Genoa per proseguire la marcia verso la zona Europa quella che conta. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex calciatore partenopeo Giovanni Francini sul momento dell’undici di Sarri e sulle sfide in passato contro gli spagnoli.

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Dopo che hai smesso di giocare a calcio, volevo sapere di cosa ti stai occupando in questo momento. “In passato ho collaborato in due scuole calcio in Toscana. La prima è quella del Viareggio, mentre la seconda è Camaiore. Adesso spesso scendo a Napoli dove sono ospite a Televomero il giovedì al programma “Tifo Azzurro” “.

Che ricordi hai della doppia sfida con il Real Madrid. Eravate emozionati oppure ve la siete giocata con tranquillità? “Ricordo che quando sapemmo il nome dell’avversario, ovvero la compagine iberica, eravamo contenti di affrontarli visto il valore degli spagnoli.  Purtroppo la sfida dell’andata non la giocai perché ero squalificato, mi ricordo però che il Bernabeu era a porte chiuse per la squalifica del campo e perdemmo 2-0. Al San Paolo ci fu un clima davvero fantastico, uno stadio pieno e noi eravamo  carichi. Andammo in vantaggio con la mia rete, sfiorammo più volte il raddoppio, prima di subire la rete di Butragueno che “gelò”  il San Paolo. Peccato per quella eliminazione, ma veramente furono due sfide incredibili ed indimenticabili”.

A tuo avviso il Napoli di Sarri come dovrebbe affrontare la doppia sfida contro il Real Madrid. Potrebbe esserci un minimo di tensione oppure possono dare il meglio di se nel doppio confronto? “Io credo che la compagine azzurra giochi un calcio bello e al tempo stesso spettacolare, perciò sono convinto che possa fare due ottime partite. L’unica differenza che potrebbe venire fuori dalle due sfide è l’esperienza che è dalla parte del Real Madrid, ma per il resto non vedo grosse differenze. I partenopei ormai hanno una mentalità ed un gioco tutto loro, perciò possono dare del filo da torcere ai ragazzi di Zidane”.

Hai giocato con il grande Diego Armando Maradona negli anni degli scudetti. Hai un aneddoto che ricordi con piacere che riguarda il “Pibe de Oro”? “Aneddoti particolari non ne ho in mente, ma ti posso dire che lui era il leader della squadra. Quando arrivavano le grandi sfide lui ci caricava a dovere, anzi lui non vedeva l’oro di giocare quelle gare. Lui aveva belle parole per tutti noi, dal calciatore più esperto al ragazzo della Primavera, davvero una persona speciale ed unica nel suo genere”.

Sabato sera il Napoli ha vinto per 1-7 a Bologna, fornendo una prestazione davvero straordinaria. Secondo te, gli azzurri giocano più sciolti in trasferta, mentre in casa hanno qualche difficoltà in più? “Io quando vedo giocare il Napoli ,mi diverto davvero tantissimo, è difficile che sul piano tecnico l’undici di Sarri tradisca le attese. Sabato sera a Bologna, è stata una prestazione perfetta, senza sbavature. In casa? Io non credo che ci siano problemi in particolare, forse secondo me dovrebbero essere più determinati nel voler vincere le gare. Contro Sassuolo e Palermo il Napoli ha tirato spesso in porta, ma è mancata la fortuna o la precisione. Io se fossi nella squadra cercherei di sbloccare subito le gare per poi giocare con più scioltezza”.

A tuo avviso cosa manca al Napoli per vincere lo scudetto, qual è l’ultimo step da superare per arrivare al tricolore? “Non credo che ci voglia tanto, anzi devo dire che negli ultimi due anni la squadra si è avvicinata davvero tanto alla Juventus. Lo scorso anno furono campioni d’inverno, peccato non aver completato la rosa a Gennaio per potersela giocare fino alla fine. Quest’anno sono arrivati calciatori giovani e di grande qualità. Quello che hanno in più i bianconeri è anche lo stadio di proprietà fa tutta la differenza di questo mondo, perciò avere una struttura bella ed imponente ti facilita le cose. Per il resto si deve proseguire su questa strada, tanto che da due anni con questo allenatore mi sto divertendo tantissimo”.

In questo momento Zielinki è uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato, il polacco chi assomiglia per caratteristiche ai calciatori del passato del tuo Napoli? “Io credo che Zielisnki ha caratteristiche uniche nel suo genere. Fare paragoni con calciatori del passato non è affatto semplice, ma devo dire che il polacco è davvero straordinario. Ha qualità eccelse, giocate incredibili e per questo io fossi in Sarri lo farei giocare sempre”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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