ESCLUSIVA – Dario Sarnataro: “Avere Maradona e Careca a Madrid sarà una carica in più per il Napoli. In Spagna ci vorrà la giusta “faccia tosta” “

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Il tempo per tatticismi e pronostici sono ormai terminati, si sta per alzare il sipario della sfida Real Madrid-Napoli del Santiago Bernabeu, una notte che ci si augura a tinte azzurre. Il campionato invece conferma sempre le prime tre davvero più forte delle altre, solo l’Inter prova a tenere testa alle dirette concorrenti. Ilnapolionline.com ha intervistato il collega di Radio Marte, Canale 8 e de “il Mattino” Dario Sarnataro sul match in Spagna e sul momento della squadra di Sarri.

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Nel 1987 si giocò l’unico precedente tra il Napoli e il Real Madrid. Che ricordi hai di quel doppio confronto? “All’epoca ero molto piccolo, nell’immediato nulla, però vedendo spesso i filmati di quella sfida ti posso dire che fu un confronto molto sfortunato per gli azzurri. All’andata si giocò in un Santiago Bernabeu vuoto, un clima surreale e vinsero gli spagnoli per 2-0. Mi ricordo un legno colpito da Renica, un errore di Bruno Giordano e un rigore concesso ai padroni di casa dubbio. Tra l’altro mancarono per infortunio Careca ed altri calciatori. Al ritorno invece fu uno dei più bei 40 minuti che ricordo del Napoli in Coppa dei Campioni. Dominati per 40 minuti quelli del Real Madrid, ma a pochi minuti dalla fine del primo tempo la rete di Butragueno  gelò il San Paolo. Davvero un peccato visto l’esito della sfida, ma in quelle due gare  gli azzurri fecero davvero bene in quelle partite, ma non bastò per passare il turno”.

Più volte Sarri ha ribadito che bisogna andare a Madrid ed avere un po’ di faccia tosta per giocarsela. Anche tu la pensi come il mister? “Assolutamente sì. Il Napoli deve giocare contro i blancos con quel pizzico di faccia tosta per poter contrastare la loro forza. In sfide come queste il Napoli deve levarsi quel pizzico di timore che in passato la squadra ha mostrato in sfide contro Juventus e Roma. E’ vero che furono sconfitte immeritate, però purtroppo  in questi confronti una compagine autoritaria e pronta ad imporre il proprio gioco. Questo mi piacerebbe vederlo nella gara  in Spagna”.

Cosa significa per il Napoli avere in Spagna calciatori del calibro di Maradona, Careca, forse anche Giordano a fare il tifo in una notte come questa? “Significa tanto, perché in una serata il Napoli riesce a guadagnarsi i galloni del prestigio e di quel blasone che gli manca per essere ai livelli del Real Madrid. Ovviamente il club di Perez ha molti più argomenti in campo internazionale che il confronto sembra impari, ma avere al proprio fianco personaggi di questo genere ti può dare una carica enorme per fare una grande partita, ne sono certo”.

Passando al campionato, il Napoli ha guadagnato con il pareggio tra Lazio e Milan altri punti sulle pretendenti. Ora è rimasta solo l’Inter di Pioli per la corsa Champions, cosa ne pensi? “Con il dovuto rispetto ma Lazio e Milan non le ho mai ritenute compagini in grado di poter impensierire gli azzurri per la Champions. Entrambe hanno sfruttato la scia del buon momento, senza contare che hanno vinto anche sfide con un pizzico di buona sorte ed è chiaro che ci avevano creduto. Gli azzurri ora hanno solo l’Inter come ultimo ostacolo per il traguardo europeo, ovviamente sarebbe importante la seconda piazza, ma è chiaro che confermarsi in zona Champions darebbe tanto al club partenopeo”.

La sfida di venerdì scorso contro il Genoa ha confermato un Napoli maturo e che sa gestire i momenti non semplici della gara. Ormai è pronta  per salire l’ultimo gradino della classifica? “Devo ammettere che successi come quelli contro Sampdoria, Pescara e Genoa, sono stati importanti sul piano della maturità, non vittorie nette come molte di questa stagione, ma è chiaro che non si può giocare sempre al massimo. La squadra sta crescendo anche in questo aspetto e se la può giocare fino in fondo per i primissimi posti della classifica”.

In questo momento si pensa alla sfida di questa sera contro il Real Madrid, ma domenica ci sarà la sfida contro il Chievo Verona. Quali possono essere le insidie di questo match al “Bentegodi”? “Come hai detto tu a livello mediatico si parla solo del confronto di Champions League, però la gara di domenica non sarà semplice. Il rischio è che le energie nervose che verranno spese questa sera possano influire sulla gara di Verona. Credo che Sarri farà un po’ di turnover per far rifiatare gli elementi della rosa e per dare spazio ad altri elementi della rosa azzurra. Vincere significherebbe tanto per tenere il passo della Roma e per confermarsi in zona Champions”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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