ESCLUSIVA – Antonio Caruso: “Ecco cosa serve per colmare il divario con la Juventus. Rispetto ed educazione, la filosofia della nostra scuola calcio”

All'interno le parole del mister dei 2001

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Ilnapolionline.com prosegue il suo viaggio all’interno delle scuole calcio, dove si costruiscono le fondamenta per la crescita dei ragazzi sia in campo ma anche fuori. Adesso è il turno dell’A.S.D. Ciro Caruso dove i passi in avanti sono evidenti grazie al lavoro dei fratelli Caruso. Il nostro giornale ha intervistato il tecnico dei 2001 Antonio Caruso sul momento della struttura e sulla stagione della squadra con uno squadro verso il Napoli di Sarri.

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Prima di iniziare la carriera di allenatore alla scuola calcio A.S.D. Caruso, in quali squadre hai giocato? “Allora ho militato in squadre professioniste e in compagini dilettantistiche. Sono stato prima trequartista, poi in seguito spostato un po’ più indietro. A livello professionistico ho militato nell’Empoli, nel Parma, a Trapani, mentre nei dilettanti nel Savoia e a Scafati dove vinsi anche un campionato”.

Quali sono gli obiettivi che si è prefissata da qui a fine stagione la vostra scuola calcio? “Io credo che al di là dei risultati che ovviamente sono importanti per la crescita dei ragazzi, ci sono altri fattori che non vanno mai presi sotto gamba. Come l’educazione, il rispetto e tante altre situazioni extra campo che sono comunque fondamentali per far sì che i ragazzi possano maturare definitivamente. Noi abbiamo questo tipo di filosofia e chi non la rispetta non può far parte della nostra struttura”.

Un mini bilancio della stagione delle due squadre dei 2001. “Entrambe le compagini si stanno comportando molto bene. Sono soddisfatti dei risultati e della crescita dei ragazzi e questo è l’aspetto più importante, non va sottovalutato. Cerchiamo di chiudere al meglio la stagione per poi tirare le somme a fine campionato”.

Come sono in questo momento i rapporti con il settore giovanile del Napoli capitanato da Grava e il suo scouting? “Direi più che positivi, c’è il massimo della stima per il lavoro che sta svolgendo Gianluca e il suo scouting. I risultati del resto parlano a loro favore. In passato ci sono stati calciatori della nostra scuola calcio che hanno militato in maglia azzurra e mi auguro che in futuro possano esserci altri nostri ragazzi nelle varie squadre partenopee. Posso dirti che sono contento dell’esordio di Antonio Di Nardo in prima squadra con il Latina e sentirete parlare del classe 1996 Nobile. Il ragazzo è portiere ed è alla Lucchese ed ha ampi margini di crescita”.

Il Napoli di Sarri è reduce dal successo contro la Juventus. Anche se non è valsa la finale fa morale in vista della Lazio. Cosa pensi dell’undici partenopeo? “Degli azzurri ormai si è detto tutto, il gioco è spettacolare, l’allenatore a mio avviso sta svolgendo un ottimo lavoro e per me la stagione è da considerare più che positiva. Con la Juventus la squadra ha disputato due ottime partite, mentre con il Real Madrid sei uscito per colpa di due calci d’angolo. Per domenica sono ottimista, si può ottenere un buon risultato l’unico aspetto che va rivisto è la fase difensiva”.

Mi hai anticipato sull’argomento difesa, secondo te ci vuole un Caruso per avere un reparto arretrato davvero competitivo? “Io credo di si ma basta anche prendere calciatori nati in Campania. Il caso di Armando Izzo è evidente, lui a mio avviso poteva fare la differenza, senza contare che è napoletano, un binomio che farebbe la differenza. Prendere tanti stranieri a mio avviso è eccessivo, piuttosto comprare calciatori italiani, visto che ce ne sono e di qualità al tempo stesso. Solo con una buona difesa può essere competitivo per il vertice e colmare la distanza con la Juventus”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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