Critico Nando de Napoli su “Libero”: «Ma se i campioni fuggono è anche colpa della città»

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In campo dava tutto e ha vinto tutto, ma il calcio non gli ha restituito altrettanto e oggi Fernando De Napoli ha un’enoteca. Avrebbe voluto brindare a nuovi successi degli azzurri, ma così non è stato. Ha, però, le idee ben chiare sulla doppia sfida con la Juve al San Paolo e sul ritorno di Gonzalo Higuain in città.

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Sarri ha detto che «prevarrà l’amore» per l’ex idolo. Lei ci crede? «Mi scuserà Sarri se non gli do fiducia, ma penso che Higuain sarà sommerso di fischi. È un grande giocatore, lo ha dimostrato ovunque: la Juve ha fatto un grande acquisto».

De Laurentiis se l’è lasciato scappare? «Non ha avuto la forza di rifiutare tanti soldi, ma io penso che sia stato anche l’argentino a voler andare via. Quello partenopeo è un ambiente meraviglioso per qualche anno, che a un certo punto rischia di stancare. Mi spiego meglio: questa città vive per il calcio, arriva a invadere la vita privata. Al Pipita potrebbe aver dato fastidio l’impossibilità, per esempio, di uscire tranquillo la sera con la sua famiglia. E così ha scelto di cambiare aria».

Sembra di rileggere in queste parole la situazione attuale di Mertens.. «Il giocatore si è sempre trovato bene, poi non so che cosa sia successo a livello famigliare. Ripeto, essere un calciatore del Napoli è un’avventura meravigliosa, ma può diventare pesante. Mi auguro che Mertens resti, sta facendo benissimo anche per merito di Sarri».

Il tecnico ha ricevuto la «Panchina d’oro», eppure ha fallito nei momenti decisivi. «Il Napoli è mancato contro le squadre in lotta per la retrocessione. Sono le partite che ti fanno vincere lo scudetto, ai miei tempi erano punti “già scritti”, in casa e trasferta. È questo che posso rimproverare a Sarri: la scarsa attenzione in questi incontri. Anche perché forse ha insistito troppo sugli stessi giocatori, senza sfruttare la panchina».

In quelle partite avrebbe fatto comodo Milik… «Gli infortuni ci sono per tutti, e poi Mertens è stata un’ottima alternativa. Il problema è che a fronte di un gioco migliore di altre squadre, la Juve ha già prenotato lo scudetto. Mi aspettavo che questa squadra lottasse almeno fino alla fine».

Si parla del rinnovo di Insigne: per un napoletano è ancora più difficile? «Ho giocato con Ferrara, Bruscolotti e altri. Insigne deve capire una cosa:un napoletano deve dare qualcosa in più degli altri a ogni partita con la maglia azzurra. Spero che possa diventare una bandiera».

Le uscite fumantine di De Laurentiis hanno penalizzato l’ambiente? «A Napoli è sempre andata così, anche negli anni degli scudetti. Su alcune cose sono d’accordo con lui, non dimentichiamo ha preso la squadra in Serie C e l’ha portata in Champions. L’ambiente, però, ha bisogno di una squadra vincente dopo tanto tempo.E di De Laurentiis».

A proposito di Juventus, quali sono le reali possibilità del Napoli in questa doppia sfida? «È la squadra più forte, ti spinge a dare sempre il massimo soprattutto al San Paolo. Amo molto Marchisio, ma è tutto il gruppo ad avere la mentalità vincente. Spero siano due partite dal clima bellissimo, al di là dei fischi a Higuain».

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