Le faville di Lorenzo Insigne a San Siro non erano passate inosservate, tanto che il Milan era disposto ad un sacrificio pur di averlo. Lo ha affermato il suo stesso agente a Premium «Prima del closing abbiamo avuto un incontro con Mirabelli perché Insigne era un giocatore che a Montella interessava tanto. Noi agenti di Lorenzo avevamo il dovere di sondare il mercato e di questo il Napoli era informato». Prima ancora che il Milan, però, nella vita professionale di Lorenzo poteva esserci l’Inter. Fece un provino con i nerazzurri, ma non fu selezionato a causa della stazza fisica minuta. Ora, invece, che è divenuto un «gigante», proverà a prendersi la scena a San Siro anche contro l’Inter, visto che fin qui ha fatto molto male al Milan. Ai nerazzurri ha fatto gol all’andata infrangendo il tabù Handanovic, ma alla “scala” del calcio non ha ferito la Milano nerazzurra. D’altra parte l’attaccante del Napoli vive attualmente un “magic moment”, ha già superato il suo record di gol in campionato e non sembra affatto spaventato dall’idea di doversi prendere qualche responsabilità in più sul terreno di gioco. Ha smesso di essere un gregario al servizio dei compagni per diventare il primattore azzurro. San Siro è un teatro nel quale avrebbe potuto recitare in rossonero e che gli piace in modo particolare. Ora aspetta solo di prendersi la scena. Per la prima volta anche contro l’Inter, l’avversario di domenica.
