Approfondimento – Lo Scida&Rosi…il posto più giusto dove mettere le mani!

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A volte si lasciano prendere la mano, a volte addirittura tutte e due e…cosa fanno? Le portano alle orecchie e vanno sotto la curva dei tifosi avversari. Provocazione, ok. Niente di più, va bene. Ma perchè? La partita scivola via su un binario unico, lo Scida è in festa per la prima del Crotone in massima serie e il Napoli, come da pronostico, sta vincendo. Non è contro le squadre come quella partenopea che i calabresi devono giocarsi e guadagnarsi la permanenza in serie A. rosiNonostante questo hanno l’obbligo di provarci. Ci mancherebbe. La gara, che verrà ricordata oltre che per il battesimo tra le grandi dei crotonesi, anche per l’assurdo fallo di reazione di Manolo Gabbiadini e la sua conseguente espulsione, è in dirittura d’arrivo e gli ospoiti sono in vantaggio per due a zero. In un’azione confusa in area, davanti alla porta di Reina, Rosi riesce a metterla dentro e accorcia le distanze. Festeggiare è d’obbligo, umano, sportivo, ma…hamsikPortarsi le mane alle orecchie sotto la curva che ospita i tifosi napoletani, quasi a volerli dileggiare, per invitarli a farsi sentire anche in quell’ occasione, che senso ha? Difficile da spiegare. Per carità, niente di grave, ma un’acredine francamente immotivata, vista anche l’aria di festa dello Scida e quanto accaduto solo pochi minuti prima. Al 63°, infatti, Maurizio Sarri ha richiamato in panchina Marek Hamsik per far entrare Piotr Zielinski e tutto lo stadio ha applaudito con calore e partecipazione il capitano azzurro, per quella che può essere definita come una vera e propria standing-ovation. Lo slovacco, abituato agli applausi del San Paolo, ha gradito questa manifestazione d’affetto e stima e, a sua volta, ha ricambiato l’ applauso del popolo crotonese. Un riconoscimento alla sua professionalità, al fatto di essere una delle poche bandiere rimaste nel calcio moderno, al suo fair-play sul terreno di gioco,  o semplicemente un tributo ad un talentuoso interprete del gioco del calcio. Senza dubbio un bel gesto da parte dei tifosi crotonesi. Loro, a differenza di Rosi, le mani le hanno usate per applaudire. E’ anche per questo che il gesto del giocatore crotonese stride e appare, semmai ce ne fosse stato bisogno, ancora più inopportuno.

Factory della Comunicazione

a cura di Gabriella Calabrese

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